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venerdì 4 settembre 2015

INNO JUVENTUS



Simili a degli eroi


abbiamo il cuore a strisce


portaci dove vuoi


verso le tue conquiste


dove tu arriverai


sarà la storia di tutti noi


solo chi corre può


fare di te la squadra che sei


Juve, storia di un grande amore


bianco che abbraccia il nero


coro che si alza davvero per te


Portaci dove vuoi


siamo una curva in festa


come un abbraccio noi


e ancora non ci basta


ogni pagina nuova sai


sarà ancora la storia di tutti noi


solo chi corre può


fare di te quello che sei


Juve, storia di un grande amore


bianco che abbraccia il nero


coro che si alza davvero solo per te


è la Juve storia di quel che sarò


quando fischia l'inizio


l'inizio è quel sogno che sei


Juve, storia di un grande amore


bianco che abbraccia il nero


coro che si alza davvero


Juve per sempre sarà


Juve, storia di un grande amore


bianco che abbraccia il nero


coro che si alza davvero


Juve per sempre sarà


Juve... Juve per sempre sarà

La nuova Juve: persi 3 anni in un'estate.



Tanti colpi, qualche sacrificio e l'addio a quei senatori che hanno segnato un ciclo. La Juventus ha fatto la scelta di dare un taglio netto con il quadriennio marchiato Antonio Conte e, nell'ultimo anno magico da Massimiliano Allegri. Una decisione figlia di risultati imprevisti (come la finale di Champions di Berlino) e della volontà di non ripetere l'errore fatto qualche anno prima dall'Inter incapace di chiudere con il passato per dare vita ad un nuovo ciclo.


TRE ANNI PIU' GIOVANE - La Juventus che si è affacciata alla finale di Berlino, come riportato da Tuttosport, aveva infatti un'età media di 29,5 anni con Storari come giocatore più vecchio (38 anni) e Coman il più giovane (18 anni). Oggi i due hanno dato l'addio al club bianconero per motivazioni differenti, ma il club bianconero ha abbassato di ben 3 anni l'età media della propria rosa arrivando a 26,5 anni.


SCELTA AZZARDATA? - Il segnale dell'abbassamento dell'età media, tuttavia, può anche essere visto come una grande perdita di esperienza e leadership. La Juve in un'estate ha infatti dato l'addio ad Andrea Pirlo, Carlos Tevez e Arturo Vidal, tre pedine fondamentali e di grande importanza nello spogliatoio. Giocatori con carisma ed esperienza difficili da sostituire. Anche in questi dati si può cogliere le difficoltà iniziali della Juventus in questo inizio di stagione. Dovrà esser bravo Allegri a rinforzare la leadership di Marchisio e Bonucci, i nuovi leader dello spogliatoio che dovranno affiancarsi a Chiellini e Buffon per riportare la Juve in alto.

Cuadrado non ritornerà più al Chelsea. La Juve potrà riscattarlo a 20 milioni

La Juventus potrebbe quindi riscattarlo dal club inglese. José Mourinho ha assicurato al club bianconero la possibilità di riscattare il cartellino del colombiano per 20 milioni di euro. La dirigenza bianconera farà le sue valutazione e in base a come giocherà deciderà se riscattarlo o meno.

Mourinho chiama Pogba al Chelsea



Il Chelsea ha proposto un' offerta pari a 80 milioni di euro per portare Paul Pogba in Inghilterra, ma la Juve ha rifiutato. I Blues sono stati a guardare per buona parte dell'estate, a metà di agosto hanno provato l'assalto: contatti con il procuratore del giocatore francese che ha risposto picche, senza nemmeno pensarci. Dopo le cessioni di Pirlo, Tevez e Vidal, Marotta non poteva permettersi un'ulteriore cessione importante, a nessuna cifra. Quanto detto ieri in conferenza stampa, a margine della presentazione di Hernanes e Lemina, rappresenta il vero,la Juve ha rifiutato proposte "vicine ai 100 milioni" per l'ex Manchester United, intorno al quale è stato costruita la squadra 2015-2016.


MOURINHO - 'Non si vende Pogba', i tifosi sono stati accontentati. Per almeno un'altra stagione il ragazzo cresciuto nel Le Havre scriverà la storia della Juve, al quale si sente legato, non solo da un contratto in scadenza nel 2019. Come riportaL'Equipe, infatti, lo stesso Pogba lo scorso agosto ha detto no a Mourinho in persona, che l'ha contattato per convincerlo a trasferirsi a Londra. Lo Special One ha fallito, Pogba ha scelto la maglia bianconera.

La Juve chiude il calciomercato con il botto. Arriva il profeta Hernanes



La Juventus comunica di aver perfezionato l’accordo con la società F.C. Internazionale S.p.A. per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Anderson Hernanes a fronte di un corrispettivo di € 11 milioni pagabili in tre anni e che potrà incrementarsi di ulteriori massimi € 2 milioni al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi entro il 30 giugno 2018.
Hernanes sa ricoprire vari ruoli nel campo. L’ultimo passaggio, il tiro – una delle sue armi più pericolose – ma anche il pressing nella fase difensiva fanno del brasiliano un centrocampista completo, con caratteristiche da rifinitore.
Il “Profeta” (così soprannominato) conosce molto bene il nostro campionato, nel quale gioca dalla stagione 2010/11: sa usare bene entrambi i piedi, il che gli permette, per esempio, di essere molto pericoloso sui calci piazzati indifferentemente dalla posizione.
Gioca al San Paolo, in Brasile, dal 2005 al 2010 (a eccezione di un anno, il 2006, in cui milita nel Santo André). In questi anni nel campionato brasiliano colleziona 117 presenze e 18 reti al San Paolo, 23 match e 6 gol nel Santo André. 
A questi numeri vanno aggiunte 36 presenze e 3 segnature nelle coppe internazionali sudamericane, sempre con il San Paolo.
A partire dalla stagione 2010/2011 Hernanes arriva in Italia, alla Lazio dove diventa titolare con 118 presenze, impreziosite da 33 gol in Serie A, 9 partite e 4 reti in Coppa Italia, 29 presenze e 4 marcature nelle coppe europee.
Dal 2014 passa all’Inter disputando 42 partite (le ultime due nel campionato in corso) nella massima serie, con 7 gol segnati, cui aggiungere una presenza in Coppa Italia e nove nelle coppe europee. Nella scorsa stagione in nerazzurro il brasiliano è stato il terzo giocatore dell’Inter come tiri totali (dietro a Icardi e Guarin) e come occasioni create (dietro a Palacio e Kovacic), a conferma della sua grande utilità nella fase offensiva del gioco.